Io non sono una psicologa. Sono solo una mamma.
Eppure ho scritto di argomenti che hanno a che fare con la psicologia, soprattutto in merito a relazioni conflittuali con i bambini.
Mi sono chiesta molte volte se avesse un senso raccogliere e in qualche modo rendere accessibile ad altri ciò che ho imparato durante gli ultimi 8 anni, che per me e i miei figli sono risultati un po’ difficili.
Ha senso proporre un’esperienza comune, argomenti su cui si è già detto tutto e su cui molte persone sono più competenti di me?
Ho deciso di farlo innanzitutto per me stessa. Per raccogliere i miei pensieri in maniera ordinata e fare in modo di riuscire a ritrovarli nel momento del bisogno. Per non lasciare che tante riflessioni e insegnamenti andassero perduti o dimenticati.
La vita è spesso difficile, le strade che percorriamo sono molteplici e mi sono accorta che spesso nelle relazioni utilizziamo una grande quantità di energie e di risorse per essere di aiuto a qualcuno, utilizzando inconsapevolmente modalità che si rivelano alla fine controproducenti, verso se stessi e verso le persona che si intende aiutare.
E’ come se percorressimo una strada sbagliata per arrivare ad una buona meta, un modo sbagliato per raggiungere un ottimo fine.
Trovare la strada giusta è ovviamente difficile, anche perché non esiste un’unica strada. Ognuno di noi può trovarne una che sia più adatta alle sue esigenze e a quelle delle persone con cui si relaziona.
Quello che ho fatto io è stato interrogarmi su me stessa, cercare di capire ed esplicitare i meccanismi e i ragionamenti che mi portavano a reazioni che facevano soffrire me e i miei cari.
Una volta riconosciuti quelli negativi, si può cercare di modificarli un poco, quando e se ci si riesce, con molta pazienza e costanza. Bisogna essere consapevoli che anche riconosciuti i comportamenti da migliorare non è immediato riuscire nell’intento. Spesso sono reazioni che mettiamo in atto in maniera automatica, così come per automatismo abbiamo imparato a camminare a parlare.
Il riconoscere queste reazioni automatiche aumenta il livello di consapevolezza di sé, del nostro mondo interiore e del funzionamento della nostra mente nelle situazioni anche solo di piccola difficoltà. Arricchiti di questa consapevolezza si può cercare di modificare e migliorare, a volte riuscendovi ed altre volte no, la strada sbagliata che automaticamente è stata intrapresa. Anche solo il fatto di aver individuato gli “errori” ci rende più tolleranti verso noi stessi quando non riusciamo a correggerci e indulgenti verso la nostra fragilità quotidiana.
Il vedere che anche solo piccoli cambiamenti mi portavano ad enormi miglioramenti nelle relazioni con i miei figli mi ha dato la forza necessaria a continuare su questa strada, a continuare a scavare più in fondo me stessa e continuare a provare a modificare il mio abituale modo di affrontare le cose, che aveva fatto soffrire me e i miei cari.
In questo spazio vorrei raccogliere e presentare gli aiuti che mi sono stati fondamentali per iniziare ed affrontare questo percorso di crescita personale, pensando che un’ennesima sfaccettatura degli argomenti di riflessione proposti possa essere anche di interesse per qualcuno che non abbia ancora trovato le parole che interpretino correttamente i suoi pensieri.
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