La condizione di neo mamma è molto delicata: a partire dalla nascita del bambino, fin dai primi momenti in ospedale, tutta l’attenzione è rivolta al piccolo neonato e ci si dimentica di vedere e fare attenzione anche alla “neomamma” appena nata. Si è sottoposte al giudizio di un’infinità di parenti e conoscenti, subito pronti a sfornare pareri e consigli su come sia meglio accudire e crescere il bebè….e la mamma?
E’ ovviamente implicito nella condizione di neo mamma accettare in prima persona di essere messa in secondo piano rispetto al bebè, ma per mia esperienza ci va una buona dose di equilibrio, insieme al supporto del proprio partner, dei nonni e degli amici, per superare questa fase serenamente e senza farsi soffocare dai sensi di colpa e di inadeguatezza.
Il primo figlio è sempre uno stravolgimento. Non solo dell’organizzazione materiale e temporale delle proprie giornate, ma più radicalmente del proprio modo di pensare.
Cambiano le priorità: una nuova vita indifesa e bisognosa di tutto è entrata nel nostro mondo da un momento all’altro e si è anche posta in cima alla “lista dei doveri”.
Un nuovo corpicino che si esprime in maniera non molto ben definita è ora davanti ai nostri occhi e si aspetta tutto da noi, per la sua stessa sopravvivenza.
Nessuno di noi nasce “genitore imparato”. Si impara vivendo, facendo e soprattutto sbagliando.
Nella società di oggi è forte il sentimento del doversi “dimostrare all’altezza” di una qualunque situazione, di cercare l’approvazione degli altri seguendo schemi e comportamenti convenzionali, che possono anche non confacersi al nostro carattere.
Il messaggio che vorrei portare alle neo-mamme è quello di non aver paura di mostrare le proprie esigenze, le proprie preoccupazioni, i propri timori, e, nei limiti del possibile, di non rinunciare sempre a se stesse e ai propri bisogni.
Il neonato mangia, dorme ma soprattutto piange, questo è il suo modo di esprimersi. Ha bisogno di voi per la propria sopravvivenza, ma ricordatevi che la sua felicità dipende anche dalla vostra felicità e serenità. Come si dice sempre, i bambini piccoli sono delle spugne emotive che assorbono tutti i vostri stati d’animo. Per cui, non abbiate paura delle vostre insicurezze, fate affidamento sull’aiuto del vostro partner e se possibile condividete con amiche in situazioni simili i vostri dubbi e le vostre paure. Questo vi aiuterà ad essere maggiormente consapevoli della vostra situazione e anche a riuscire a vedere voi stesse da un altro punto di vista e a rilassarvi in merito alle aspettative che tutti coloro che vi circondano sembrano avere in voi come mamme.
L’aiuto e la comprensione del partner è sicuramente fondamentale, in questo periodo di così grande debolezza, per la mamma e per il neonato. Il papà, infatti, non è coinvolto così intimamente nel rapporto con il neonato e può fornire un supporto prezioso in situazioni di stanchezza, fisica ed emotiva, di ascolto e comprensione.
Lo stesso rapporto di coppia è messo fortemente alla prova con la nascita del primo figlio. Le esigenze della donna cambiano e si sommano a quelle del nuovo arrivato. Il papà deve essere pronto e disponibile a comprendere ed accettare entrambe .
Il dialogo tra i due genitori è sempre il mezzo di maggior efficacia per mantenere saldo il rapporto ed anzi, migliorarlo e renderlo ancora più forte.
Inoltre, il confronto quotidiano, lo scambio di esperienze con altre mamme che vivono le stesse preoccupazioni è di sicuro uno degli aiuti più importanti per non sentirsi soli, inadeguati e frustrati dai primi approcci col piccolo nuovo arrivato.
Il periodo dell’arrivo di un bebè è uno dei più magici che attraversiamo in tutta la vita, non lasciamo che la serenità familiare venga in qualche modo offuscata da stanchezza o imposizioni esterne. Che il neo arrivato sia felice dipende da voi, neo-mamme, siatelo voi innanzittutto e dategli il giusto esempio!