“Devi leggere” ti senti dire dalla maestra.
“ Devi leggere” ti senti dire dai genitori.
Ma perché? Perché leggere sembra essere così importante? Per i bambini ma anche per gli adulti?
Oltre al fatto che leggere ( e scrivere ) è ormai una questione di sopravvivenza nella società di oggi, per poter comunicare e ricevere informazioni, per poter trovare un indirizzo come per capire l’etichetta della merendina per i nostri figli, leggere è qualcosa di più.
Mi ricordo che da bambina c’era una serie di giornalini di storie, corredati di audiocassetta, che uscivano in edicola periodicamente….e rivedendo adesso le illustrazioni di quelle storie, quando le ho prese di nuovo in mano per leggere con i miei figli, mi sono quasi stupita che fossero solo dei disegni inanimati e non dei personaggi con vita propria esistiti per davvero, chissà quando e chissà dove.
E mi ricordo lo stupore di mia figlia quando ha visto per la prima volta in tv lo sceriffo Woody di Toy Story, che lei conosceva solo come personaggio di un libro. Chissà come se l’era immaginato, e chissà che sorpresa vederlo vivere in televisione forse un po’ diverso da come l’aveva immaginato lei.
Leggere è immaginare, viaggiare, crescere, imparare.
Se leggo un manuale sto imparando cose nuove, di qualsiasi tipo esse siano ( dalla cucina all’informatica), se leggo un romanzo sto viaggiando nel tempo e/o nello spazio senza muovermi dalla scrivania ma soprattutto sto guardando il mondo e la vita con gli occhi di un altro.
Leggere stimola l’immaginazione e la fantasia, ci fa sognare e ci fa divertire.
Potendo anche spaziare tra diversi generi nella scelta delle letture ci porta davvero ad aprire sempre di più la nostra mente. Ci rendiamo conto delle differenze che esistono al mondo, tra le varie culture ma anche solo tra te e il tuo vicino di casa.
Aprendo la mente e rendendosi conto delle differenze si può crescere con la consapevolezza che si vive integrati in un mondo vastissimo per pensieri, religioni, culture, ambienti , e che non esiste una sola unica verità su niente.
Si cresce capendo che il confronto con le altre persone è importante, ed è forse l’esperienza più bella che si possa fare in ogni occasione.
Si cerca di superare le convenzioni sociali alle quali la società e l’ambiente in cui viviamo ci abitua, piano piano, mentre noi diventiamo grandi pensando che quello che vediamo sia la “normalità” per tutti in tutto il mondo.
Per questo è importante far germogliare il seme della lettura nei bambini, in loro che ancora ragionano non essendo offuscati dagli schemi sociali e per i quali accogliere ed accettare la diversità è una cosa del tutto naturale.
Leggere è un modo per imparare da soli, senza insegnante, e chi lo sa apprezzare non finirà mai di cercare nuovi stimoli o nuovi argomenti da esplorare, senza porsi limiti.
I bambini amano essere stimolati.
Leggere per loro deve essere un piacere, una cosa divertente e non un compito imposto dalla maestra o dai genitori.
Sforzo a credere che esistano dei bambini a cui non possa piacere, sono più propensa a credere che a questi ultimi la lettura non venga proposta nel modo giusto. Per queste piccole personcine con un pensiero così acuto far lavorare l’immaginazione è la cosa più bella che esista.
Immaginatevi di ritrovare su un libro l’immagine di un mondo lontano di draghi o di principesse che voi stesse stavate sognando….pensate allo stupore che ne deriva! Pensate alle emozioni che si sprigionano nel vivere storie fantastiche ed impersonarsi in cavalieri d’altri tempi o supereroi spaziali…tutto questo non può essere noioso.
Aprire un libro non deve essere una forzatura. Deve essere una cosa che i bambini stessi possono e vogliono fare, a partire dal guardare le figure o le pagine scritte. Per questo, nella mia esperienza, è importante proporre i libri giusti e non curarsi troppo di quanto siano “all’altezza” dell’età del bambino. L’importante è in primo luogo far nascere il piacere, l’amore per la lettura. Poi piano piano si arriverà a curare anche l’aspetto delle difficoltà, che può e deve essere crescente con l’età, sia in termini di lessico utilizzato si in termini di contenuti e lunghezza del testo.
Per i più piccoli ( io direi anche fino ai 6 anni) all’inizio leggere può essere un gioco, da fare insieme a mamma e papà, in cui ciascuno di noi interpreta un personaggio. Leggete ai vostri figli come se foste un attore di teatro, interpretando i vari personaggi con voci diverse, esprimendo emozioni con il volto, facendo facce strane e anche gesti. L’immaginazione del bambino sarà sicuramente stimolata e il piccolo vorrà poi ricreare le situazioni descritte giocando con voi e vi chiederà di leggere e rileggere sempre la stessa storia o anche solo una piccola parte di essa.
Assecondatelo. Non abbiate paura di fare e rifare le stesse cose. Vedrete che ogni volta si aggiungerà un particolare, una frase, un’emozione che la volta precedente non avevate colto o a cui non avevate pensato.
Sta a voi, magari, porre di volta in volta l’accento su un personaggio piuttosto che un altro.
Questa è la bellezza della lettura ad alta voce, che tutti apprezziamo, bambini ed adulti.
Poi viene il tempo di imparare a leggere da soli. Cercate si accompagnare sempre le lettere e l’eventuale testo con delle belle immagini. Quando iniziano a leggere poche frasi da soli, cominciate s ondare quali possano essere le preferenze del bambino, in termini di argomenti di lettura. Se preferisce storie di principesse piuttosto che leggere la pagina di una piccola enciclopedia per bambini illustrata ( ce ne sono tantissime scritte apposta e che contengono un sacco di curiosità per esempio sugli animali. I miei figli adorano ascoltare questo tipo di storie prima di andare a letto!). Non forzatelo mai ad iniziare….piuttosto iniziate prima voi la pagina e fatelo continuare. Oppure leggete prima voi il brano, sempre a voce alta, e poi chiedetegli di rileggerlo per voi. La difficoltà di lettura, conoscendo il testo, è minore ed il bambino si sente più sicuro.
Piano piano, con un po’ di pratica, acquisterà fiducia e leggere diventerà un automatismo.
Fino ad allora aiutatelo, non fategli sentire la fatica dell’imparare come preponderante rispetto al piacere di imparare cose nuove o di sentire una bella storia.
All’inizio fate attenzione a proporre testi semplici, brevi, scritti con un buon contrasto e con caratteri leggibili e di facile interpretazione, ricchi di immagini.
Non abbiate fretta a passare allo step successivo. Questo verrà da sé, se il bambino si sente pronto e sicuro ed è allo stesso tempo stimolato nel modo giusto.
Una volta che la lettura o anche solo il guardare i libri diventa un piacere, sarà il bambino stesso a ricercarla, senza farselo imporre come “compito”, o comunque accettando con piacere ogni proposta.
Accompagnatelo sempre nella lettura, ascoltatelo, sedetevi vicino. Una cosa che per voi è importante lo sarà sicuramente anche per lui. Dimostrate il vostro interesse e la vostra attenzione per ciò che sta facendo ( questo vale per ogni attività da svolgere insieme o da soli).
Per me, leggere per i miei figli e vedere i loro occhi spalancati e sognanti e le sue manine che si aggrappano alle vostre braccia chiedendovi di leggere ancora è una delle cose più belle che io possa fare con loro. Insieme a loro viaggio anche io, leggendo le storie per bambini ridivento anche io un po’ bambina e ridere insieme ci fa sentire uniti e vicini, in sintonia. La soddisfazione più grande è essere riuscita a stimolare il loro interesse , le loro domande, i loro dubbi, perché la curiosità è sintomo di intelligenza e di vivacità d’animo.
Leggere è anche un modo per allontanare la noia e i cattivi pensieri. Mi ricordo di un pomeriggio quando mio figlio di 4 anni sembrava essere irrimediabilmente stanco e annoiato. Non voleva guardare un libro con me, ma io ho iniziato comunque a leggergli una storia divertente, adatta per lui. E’ stato divertentissimo guardarlo mentre cercava di trattenersi dall’avvicinarsi a me per guardare le figure, e quando gli sembrava che io fossi concentrata sulla lettura, allungava il collo per osservare il libro….alla fine mi ha chiesto di rileggere la storia da capo perché non l’aveva sentita e insieme a lui si è seduta vicina a me anche la sorella maggiore!
Oppure quando all’uscita da suola mi ritrovo circondata da bambini di tutte le età che mi ascoltano leggere la storia, che stavo leggendo sempre con mio figlio piccolo in attesa dell’uscita anche della sorella.
In un altro periodo mi ricordo, invece, che i miei figli si erano appassionati di un atlante geografico illustrato che raccontava di quali animali vivessero in ogni parte del mondo. Ogni sera viaggiavamo in Sud America, o in Cina per incontrare i Panda o gli avvoltoi o altri animali che loro si immaginavano mangiare e combattere e accudire i piccoli a seconda di quello che leggevamo.
Quell’Atlante ovviamente ce l’ho ancora e ogni tanto lo risfogliamo….e scopriamo di aver imparato delle cose, e di poter aggiungere delle nuove informazioni magari ricavate da altre fonti, a quelle che il libro ci propone.
Leggere è sempre una scoperta, per i bambini e per gli adulti.
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