Giada

Da un paio di anni ormai, Giada, una dolce e simpatica cagnolina meticcia dagli occhi ambrati è entrata a far parte della nostra famiglia.
L’abbiamo adottata quando aveva circa 5 mesi, era stata abbandonata in Sicilia ed era appena arrivata in un canile vicino casa nostra grazie ad un’associazione per i diritti degli animali.
Ricordo bene il giorno che siamo andati a prenderla per portarla a casa. Era il primo Gennaio 2015. Essendo cucciola di pochi mesi, e facendo molto freddo, la tenevano in una stanzina del canile un po’ più riparata, e appena la responsabile ha aperto la porticina è subito sgusciata fuori col suo musetto curioso e si è messa ad annusare e girovagare per tutta la cascina. Pesava circa 10 kg e dalle zampotte da lupacchiotta si vedeva che sarebbe diventata una cagnolina di media taglia. Oggi ha due anni e mezzo e pesa 24 kg .
Il primo giorno in casa non si è mossa dalla cuccia morbida che le avevamo preparato. Aveva troppa paura. Non ha neanche fatto pipì.
Il giorno dopo, con calma e circospezione, ha cominciato a esplorare la casa e il giardino.
Dopo qualche giorno di ambientamento ha cominciato a rivelarsi per il suo carattere giocoso e affettuoso. Ancora oggi ti guarda col suo musetto da birba quando sa di aver fatto qualcosa che non doveva….
Giada ha da subito portato una ventata di allegria e tenerezza.
Con i bambini è molto paziente e loro sono sempre stati incuriositi e interessati dal suo comportamento e dalle cure di cui necessita, nonostante siano ancora piccoli per potersene occupare loro in maniera autonoma.
E’ indubbiamente un piccolo essere di cui ci si deve prendere cura, ma non ho esitazioni nel dire che sono contentissima di averla con me e che non l’ho mai ritenuta un impegno che rubasse del tempo per altre cose.
Passare il tempo con lei e occuparmi di lei è sempre un piacere e un divertimento.
Tornare a casa dal lavoro e essere accolta da un vulcano di feste e coccole e allegria e voglia di giocare può davvero cambiare la giornata!
Il rapporto col cane

Avere un amico a quattro zampe in famiglia è sicuramente un’esperienza formativa e che può portare molti vantaggi in diversi aspetti quotidiani.
Ricordo che l’aspetto che da subito mi ha colpita di più è stato quello della compagnia, della presenza di un amico: un amico sincero, fedele e leale, che non ti giudica, che non ti serba rancore, che vuole proteggerti e starti vicino, che ti ama incondizionatamente.
Questo è sicuramente un aspetto che si può ritrovare in particolare con un “amico cane”: l’empatia che , pur non essendo stata dimostrata scientificamente, questi animali sembrano dimostrare nei confronti dello stato d’animo delle persone con cui interagiscono è una delle caratteristiche di fondamentale importanza anche nella pet therapy.
In compagnia di un cane non ci si sente soli, al contrario, ci si sente liberi di essere se stessi e di poter esprimere le proprie emozioni, a volte molto più naturalmente di quanto si riesca a fare con un amico umano.
E’ invece dimostrato come la sola presenza di un animale da compagnia riduca i livelli di stress e ansia e personalmente posso felicemente confermare: solo il vedere il musetto di Giada che mi guarda o meglio ancora fare una passeggiata con lei o vederla correre tutta contenta dietro a una pallina riempie il cuore di tenerezza e ti fa dimenticare i cattivi pensieri .
Accarezzarla, farle le coccole e vedere che si abbandona fidandosi completamente di te ti fa sentire amato e appagato e il prendersi cura di lei è una responsabilità per me sempre accompagnata dal divertimento.
L’addestramento

E’ importante ricordarsi, però, che il nostro amico animale va trattato come tale. E questo nel senso più positivo e naturale del termine perché per il loro stesso bene bisogna ricordarsi che gli animali non pensano come noi, che seguono schemi comportamentali diversi da quelli umani e che umanizzandoli, cioè trattandoli come delle persone, non si persegue il loro bene o la loro felicità ma al contrario si può addirittura caricarli di stress.
Ritengo quindi molto importante un minimo di conoscenza del comportamento e delle necessità dell’animale che intendiamo adottare.
Questo non significa che sia necessario un addestramento specifico e prolungato, ma una semplice educazione di base, sia da parte dell’animale che del padrone.
Mi faccio portavoce, ovviamente, dell’adozione di un cane.
Come tutti sappiamo, un cane si riconosce parte di un branco, e la base per una felice convivenza è che l’animale riconosca in uno di noi il capobranco, e non si metta lui stesso in questo ruolo.
Perché vi riconosca come tale ci sono poche ma fondamentali regole da seguire che si possono trovare elencate in tutti i manuali sull’argomento, anche se io consiglio sempre un paio di lezioni con una persona specializzata che possa individuare le particolarità dell’animale specifico e darvi i giusti consigli su come trattarlo.
Insegnare poi pochi e semplici comandi ( seduto, terra, zampa,..) è divertente e utile in principio per rafforzare il legame cane-padrone e l’autostima del cucciolo e sicuramente diventano comandi sfruttabili nella vita di tutti i giorni per gestire diverse situazioni.
Consiglio anche un minimo di conoscenza dei rapporti che possono instaurarsi tra gli animali stessi, e il modo che hanno di concepire e riconoscere il proprio territorio. Questo può aiutare a comprendere e quindi gestire il proprio animale con sicurezza anche nelle piccole difficoltà , come può essere l’incontro con un altro cane che può dimostrarsi rissoso o una persona sconosciuta che viene a farvi visita a casa vostra.
In ultimo, ma non per importanza: giocate con il vostro cane e divertitevi!!
Giada e i bambini
L’adozione di Giada è stato un mio grande sogno che ho realizzato, ma sicuramente il pensiero di accoglierla in casa con noi è maturato anche in funzione di cosa avrebbe potuto significare per i miei due bimbi.
Non ho mai pensato che l’accudimento di Giada potesse diventare una loro responsabilità, per lo meno non da subito.
I cani hanno un rapporto diverso con i bambini rispetto alle persone adulte. E’ curioso sapere che fino all’età di circa 10 anni i bambini vengono considerati dai cani come facenti parte di una razza diversa rispetto a quella umana. Essi fanno parte del “ branco famiglia” ma il cane percepisce che sono ad un livello di gerarchia inferiore rispetto a quello degli adulti. E’ importante, perciò, che l’adulto di riferimento vigili costantemente sul rapporto e sulle dinamiche cane-bambini, perché il nostro amico a quattro zampe potrebbe, inizialmente, cercare di prevaricare i bambini nella linea gerarchica, solo per seguire il suo istinto di sopravvivenza animale. Questo, anche se può non essere visibile da subito o può sembrare non pericoloso, potrebbe invece diventarlo in situazioni anche banali in cui l’animale si possa poi sentire per qualche ragione “superato” dai bambini che lui credeva invece in una linea inferiore alla sua( come potrebbe essere un semplice posto a sedere sul divano o qualcosa da mangiare dato prima ai bambini piuttosto che a lui) .
Si deve tenere presente anche che i bambini piccoli possono spaventare l’animale con i loro movimenti veloci e il tono di voce più alto, e che quindi un cane adulto può avere difficoltà ad abituarsi a loro e ad accettarli, e potrebbe reagire semplicemente per paura. Questo è il motivo per il quale ho deciso di adottare un cucciolo: crescendo insieme a loro, Giada ha imparato a non temere i bambini, neanche gli estranei, e il suo modo tenerissimo di sottrarsi a qualche carezza troppo insistente dei cuccioli di uomo è di allontanarli con una bella leccata sul naso!
E’ importante anche, d’altra parte, insegnare ai bambini a rispettare l’amico animale, e a considerarlo non un giocattolo ma un essere vivente con diritti e doveri proprio come i loro, un amico vero e proprio che bisogna sapere amare ed accudire secondo le sue esigenze.
Questo è proprio quello che vorrei diventasse Giada per i miei bambini: un amico fidato, un compagno di giochi, di avventure, di tenerezze, un esempio di lealtà e di umiltà, un amico di cui doversi anche prendere cura e capire che ha esigenze diverse dalle nostre e delle quali dobbiamo sapere tenere conto nei programmi della giornata e non dimeticarcene. E vorrei che crescessero imparando ad amare e rispettare gli animali come parte della natura, cioè come degli esseri viventi che hanno anche loro come noi il diritto a vivere dignitosamente nel loro ambiente o al nostro fianco, e non per soddisfare un nostro capriccio o la voglia di un momento.
Giada, in poche parole, fa ormai parte della famiglia. Non mi sognerei mai di andare in vacanza senza di lei, né di pensare a noi senza di lei.
E’ un serbatoio di tenerezza, allegria e facce buffe che mi strappa mille sorrisi al giorno e che sono contenta di avere vicino e di poter rendere a mia volta felice.
L’adozione
Vorrei spendere un’ultima parola riguardo l’adozione di un amico a quattro zampe.
Vorrei sottolineare che un cane, un gatto, un criceto, un coniglio….che entrano a far parte della nostra vita quotidiana come animali da compagnia sono effettivamente dei compagni, degli amici, degli esseri viventi con delle loro esigenze di cui dobbiamo prenderci cura con affetto, e non considerarli come una nostra proprietà.
Il solo pensare alla parola “acquisto” riferito ad un cucciolo mi riempie di disgusto.
Un animale non è simbolo di prestigio, di benestare, o di qualunque altra cosa uno voglia dimostrare acquistando a caro prezzo un animale di razza o un animale raro, o esotico, o selvatico.
Nel caso di animali tenuti poi in gabbia io vedo solo l’umiliazione e il completo sradicamento dell’animale dalla sua natura.
Nel caso di animali da compagnia come cani o gatti vedo l’espressione dell’egoismo umano.
Ci sono milioni di cani e gatti abbandonati che valgono tanto quanto o anche di più, nella loro unicità, un animale di razza.
Adottare un cucciolo è sicuramente un impegno al quale bisogna prepararsi e su cui bisogna riflettere. Ci vuole impegno e costanza nell’educazione, nella cura e nella pulizia, dell’animale e dell’ambiente.
Chi vuole adottare un cucciolo dovrebbe pensare ad un compagno con cui condividere esperienze ed mozioni, parte di vita, non un giocattolo o un accessorio.
Il rispetto degli animali fa parte del rispetto per la natura, l’ambiente, il mondo dove tutti noi viviamo ogni giorno, ed è nostro diritto/dovere ammirarlo nella sua bellezza e preservarla come tale.